DAL DIARIO DI UN ANIMATORE
Domenica 10 luglio dalle 17,00 un gruppo di una quarantina di ragazze e ragazzi, accompagnati dai loro genitori sono arrivati in ordine sparso nel grande salone parrocchiale. Li osservo, tutti timidi, perplessi, che scrutano i visi di coetanei sconosciuti. Qualcuna sembrava non volersi distinguere dall’ombra dei propri genitori. Altri sicuramente pensavano: “Ma chi me lo ha fatto fare? Potevo starmene a casa , in giro con amiche e amici…” pochi sorridevano e si sentivano a loro agio.
Sorrido e penso a quanto sono fragili nella loro adolescenza.
Cinque giorni dopo, sotto una pineta a Sa Rocca Tunda, dopo la celebrazione della messa e la condivisione del pranzo, gli stessi non volevano andare via. Nonostante l’arrivo di genitori non si sganciavano dai loro nuovi amici. Sembrava che gli adulti arrivati avessero sbagliato gruppo.
Ma cosa era successo nell’arco di 5 giorni? Avevamo vissuto una esperienza di gruppo, giocando molto, discutendo con fatica, dormendo poco, trascurando i cellulari ma scoprendo la preghiera e la magia del tramonto e dell’alba.
E’ stata una bella esperienza di gruppo. Immaginando di essere corsari, bucanieri, pirati avevano vissuto alla ricerca di un tesoro e contemporaneamente sapevano di essere persone alle quali Cristo ha proposto di essere membri della sua ciurma invitati alla ricerca del suo tesoro: la bellezza di noi stessi, la bellezza di essere figli di Dio e la bellezza di poter vivere insieme ad altri in un impegno d’amore e fede.
AL PROSSIMO ANNO
Pino Atzori
Ecco alcune immagini di questi giorni indimenticabili!








































